Sicurezza del bambino – MammeUp https://www.mammeup.it Tutto per le mamme 2.0 Wed, 30 Sep 2020 15:27:36 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.5.1 5 consigli utili per una casa a misura di bambino https://www.mammeup.it/5-consigli-utili-per-una-casa-a-misura-di-bambino/ https://www.mammeup.it/5-consigli-utili-per-una-casa-a-misura-di-bambino/#respond Thu, 23 Jul 2020 08:00:42 +0000 https://www.mammeup.it/?p=36874 La cura dei bambini passa anche e soprattutto dalla sistemazione di una casa a loro misura. Una casa nella quale non solo lo spazio della cameretta dei bambini e gli accessori (la culla, le luci notturne, eccetera) sono distribuiti in maniera accessibile, ma tutta l’abitazione è adeguata alle esigenze dei più piccoli. Un metodo educativo […]

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La cura dei bambini passa anche e soprattutto dalla sistemazione di una casa a loro misura. Una casa nella quale non solo lo spazio della cameretta dei bambini e gli accessori (la culla, le luci notturne, eccetera) sono distribuiti in maniera accessibile, ma tutta l’abitazione è adeguata alle esigenze dei più piccoli.

Un metodo educativo

La casa a misura di bambino è un vero e proprio metodo educativo, in quanto permette al bambino di crescere in maniera sana e stimolante (sia dal punto di vista fisico che cognitivo), senza doverlo “rinchiudere in gabbia” in uno spazio privo di pericoli. Allo stesso tempo anche i genitori potranno vivere più serenamente senza temere che ogni gesto del bambino possa essere pericoloso per la sua incolumità. Questa è una mentalità e una prospettiva, prima ancora che una serie di consigli pratici, che risponde alle indicazioni di Maria Montessori, che con il suo metodo ha segnato profondamente la storia dell’educazione.

Le 5 regole per una casa perfetta

Scopriamo quindi quali sono le 5 regole principali per rendere la propria casa a misura di bambino, in modo da correggere eventuali problemi o predisporre gli spazi domestici in modo tale da ospitare una nuova vita. Per farlo dovremmo occuparci di:

  • flessibilità;
  • dimensioni;
  • organizzazione;
  • arredamento;
  • sicurezza.

Un ambiente che cambia

La prima cosa da cui partire per pensare e realizzare una casa a misura di bambino è quella di abituarsi ai cambiamenti. I bambini crescono e nei primi anni di vita questo avviene in maniera rapida, così come frequenti sono i cambiamenti. Questa rapidità determina sempre nuove necessità e allo stesso tempo alcune diventano obsolete e superate. Il consiglio, quindi, è quello di gestire gli interventi in maniera il più flessibile possibile, avendo un atteggiamento moderato. Molte novità potrebbero non essere previste tutte nello stesso momento ed è quindi utile non fare stravolgimenti definitivi che non possano poi essere successivamente modificati o che per poterlo fare bisogna spendere cifre impegnative.

Non è una questione di grandezza

Un errore molto comune è quello di pensare che per avere una casa a misura di bambino servano tanti metri quadri. Certo, avere spazi grandi è sicuramente una bella cosa, ma non è quella più importante. Si può vivere bene anche in un piccolo appartamento, avendo cura di rendere le cose della casa accessibili ai bambini. Come? Abbassando le altezze di alcuni mobili (letto, tavolo, spazi giochi, eccetera) o prevedendo dei rialzi (gradini, scale, eccetera) per permettergli di arrivare, crescendo, al lavandino, al bagno o agli altri spazi della casa.

La gestione degli ambienti

Passiamo a vedere qualche consiglio pratico su come gestire gli spazi di una casa che sia realmente a misura di bambino. Partiamo dalla cameretta, la stanza dove il bambino crescendo trascorrerà sempre più tempo e nella quale sono conservati i suoi giochi. Il consiglio è quello di lasciare il più possibile spazi liberi al centro della stanza, magari posizionando un bel tappeto sul quale il bimbo possa muoversi e giocare. I giochi non devono essere all’interno di scatoloni ma il più possibile a vista e accessibili, magari posti su mensole, ceste e armadietti.

Un’attenzione particolare va posta nel soggiorno, in cucina e in bagno. nel soggiorno bisogna prestare attenzione a mobili e arredi spigolosi, così come ai ripiani troppo bassi dove il bambino potrebbe arrivare. Meglio spostare tutto in alto e lasciare liberi i ripiani inferiori o utilizzarli per metterci qualche libro o giocattolo. In cucina vanno tenuti chiusi e inaccessibili gli oggetti pericolosi (posate, stoviglie, eccetera), al massimo lasciare libero un ripiano dove mettere un bicchiere dal quale il bambino potrà bere in qualsiasi momento. Per il bagno prevedere di disporre asciugamani e spazzolino dedicato al bambino in modo che crescendo possa sapere quali sono i suoi e utilizzarli autonomamente.

L’arredamento a misura di bambino

Tutti gli arredi della casa devono essere pensati che non creino pericolo per il bambino. in alcuni casi è però necessario che questi vengano pensati per il bambino. una sedia, un tavolinetto, uno sgabello; qualunque cosa purché il bambino si senta parte della famiglia e mai di disturbo.

La sicurezza prima di tutto

Ne parliamo per ultimo, ma è l’aspetto più importante di tutti: la sicurezza. Vi abbiamo fatto cenno in ogni aspetto che abbiamo affrontato, proprio perché è essenziale. Tutto in casa può costituire un pericolo per il bambino ed è quindi utile predisporre degli accorgimenti. I principali sono quelli relativi all’applicazione dei ripari alle prese di corrente, specie quelle all’altezza del bambino, ai blocca porte e ai dispositivi per chiudere cassetti e mobili cui il bambino non deve accedere.

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Inverno e bambini: come proteggerli dal freddo https://www.mammeup.it/inverno-e-bambini-come-proteggerli-dal-freddo/ https://www.mammeup.it/inverno-e-bambini-come-proteggerli-dal-freddo/#respond Fri, 18 Oct 2019 08:00:47 +0000 https://www.mammeup.it/?p=36677 L’arrivo dell’inverno pone dei seri problemi nei genitori che vogliono sapere come proteggere i propri bambini dal freddo e da tutte le condizioni climatiche avverse tipiche di questa stagione. L’intento è quello di evitare che i bambini si ammalino di febbre, mal di gola e raffreddore, tutti mali tipici di questo periodo dell’anno. L’abbigliamento è […]

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L’arrivo dell’inverno pone dei seri problemi nei genitori che vogliono sapere come proteggere i propri bambini dal freddo e da tutte le condizioni climatiche avverse tipiche di questa stagione. L’intento è quello di evitare che i bambini si ammalino di febbre, mal di gola e raffreddore, tutti mali tipici di questo periodo dell’anno. L’abbigliamento è il mezzo principale con il quale riparare il corpo del bambino dal freddo durante l’inverno, ma è doveroso seguire alcuni accorgimenti. Non bisogna infatti imbottire il bambino impedendogli di respirare o limitandolo nei movimenti, e allo stesso tempo l’abbigliamento in inverno per i bambini dipende anche dal luogo dove ci si trova (scuola, casa, parco, eccetera) e dal tipo di attività che si deve svolgere. Vediamo quindi una serie di consigli per i genitori per affrontare l’inverno con serenità e senza troppe paure.

Come vestire i bambini d’inverno

Il primo consiglio da dare è, come detto, di non coprire troppo il bambino. La scelta dei giusti capi d’abbigliamento e la protezione delle parti del corpo più delicate (testa, collo, mani e piedi) permette di uscire tranquillamente di casa e di proteggere il bambino dal freddo dell’inverno. Se il bambino suda in maniera eccessiva è un chiaro segnale che è vestito in maniera pesante e va alleggerito per permettere al corpo di respirare correttamente.

L’abbigliamento a strati

Il caro e vecchio consiglio della scelta di un abbigliamento a strati (noto anche come “abbigliamento a cipolla” è sempre valido, anche perché consente di affrontare qualsiasi tipo di situazione. Quando si esce di casa è doveroso mettere un cappotto al proprio bambino e, in caso di clima più rigido, anche un cappellino, una sciarpa o dei guanti. In tutti i casi è sempre bene prestare molta attenzione ed evitare di vestire il bambino in base alla percezione del freddo che hanno i genitori. Trattandosi di una percezione è una valutazione molto personale, che varia da soggetto a soggetto.

Nella scelta dei tessuti è preferibile orientarsi verso capi d’abbigliamento in fibre naturali che permettano al corpo di respirare. Come abbiamo detto i bambini devono sentirsi comodi e liberi nei movimenti. Il cappotto in inverno è utile per proteggere il bambino dal freddo quando cammina o quando è fermo (ad esempio in braccio ai genitori). Se inizia a correre e giocare meglio togliergli il cappotto e lasciarlo con la felpa o dargli un giacchetto più leggero e che gli permetta di muoversi e di non sudare troppo.

Quando sono all’asilo o a scuola è utile che i bambini abbiano la possibilità di togliersi degli indumenti se sentono troppo caldo e, viceversa, di coprirsi se hanno freddo. Il consiglio da seguire è quello di prestare la massima attenzione con i capi d’abbigliamento che sono a contatto con la pelle, valutando il tipo di tessuto. Come tipologia di vestiti è sempre consigliabile orientarsi verso tute, felpe e indumenti comodi (come quelli con la zip), magari da inserire nello zaino per la scuola, in modo che in qualsiasi momento possano essere indossati e sfilati.

Cosa fare con i bambini d’inverno

L’inverno è una stagione troppo spesso sottovalutata o considerata solamente per le sue criticità climatiche. In realtà è una stagione particolare dove ci sono sì aspetti difficili (il freddo, la pioggia, il gelo, eccetera), ma non minori rispetto alla più blasonata estate (caldo, afa, umidità, eccetera). I bambini e i loro figli in inverno non devono andare in letargo ed è importante capire dove poter portare i propri bambini durante questo periodo dell’anno per non rinchiuderli dentro casa impedendogli di uscire. Il contatto con l’aria aperta è sempre salutare e in molti casi benefico e da preferire rispetto all’aria troppo spesso viziata che si respira in casa.

Chi vive in luoghi dove è presente un parco pubblico può sfruttare questa opportunità andando a fare delle passeggiate con i propri bambini. Anche dopo pochi mesi dalla nascita, questa è un’attività sana per il bambino e rilassante anche per le neomamme. Durante questo periodo è bene anche organizzare delle vacanze di Natale a misura di bambino, permettendogli di vivere l’inverno in maniera sana, magari portandolo sulla neve o alla scoperta di qualche località di montagna.

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Bambini e televisione: quando e come fargliela vedere https://www.mammeup.it/bambini-e-televisione-quando-e-come-fargliela-vedere/ https://www.mammeup.it/bambini-e-televisione-quando-e-come-fargliela-vedere/#respond Wed, 16 Oct 2019 08:00:47 +0000 https://www.mammeup.it/?p=36672 Così come abbiamo visto in relazione all’uso dei social network è bene interrogarsi anche sul rapporto tra televisione e bambini. È una pratica molto diffusa quella di lasciare i propri bambini davanti alla televisione mentre si svolgono le faccende domestiche, ci si riposa o per farli svagare un po’. Al di là delle buone intenzioni […]

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Così come abbiamo visto in relazione all’uso dei social network è bene interrogarsi anche sul rapporto tra televisione e bambini. È una pratica molto diffusa quella di lasciare i propri bambini davanti alla televisione mentre si svolgono le faccende domestiche, ci si riposa o per farli svagare un po’. Al di là delle buone intenzioni che portano a questa decisione, si tratta di una pratica per molti aspetti rischiosa e che va gestita e contenuta, per evitare di creare dei danni sui più piccoli.

La televisione fa male?

Potrebbe essere semplice demonizzare questo mezzo e concludere che la televisione per i bambini fa sempre male. In realtà ci sono da considerare due aspetti: l’età e i contenuti. Sono tantissimi i genitori che si domandano quando possono iniziare a far vedere la televisione ai bambini. Prima di dare una risposta è fondamentale comprendere le ragioni per cui i pediatri e gli esperti sconsigliano di abusare (o in alcuni casi di utilizzare) questo strumento.

La ragione è che sono molti i fenomeni che, studi e statistiche alla mano, incidono sul bambino e sulla sua crescita, la cui serietà e gravità sconsiglia di accendere la TV prima dei due anni. Il problema non è solamente legato ai programmi che vengono trasmessi (esistono canali televisivi e contenuti dedicati ai bambini), ma alle caratteristiche implicite della TV. È stato infatti riscontrato come la televisione svolga come un’azione ipnotica nei bambini creando danni che rivelano tutta la loro drammaticità anche a distanza di tempo.

Ciò che i bambini vedono e ciò che percepiscono

La questione del rapporto tra bambini e televisione non è data solamente dalla violenza o dalla inadeguatezza di determinati contenuti. È l’accensione stessa di questo dispositivo elettronico a essere fonte di rischi. Al pari del pc e dello smartphone, anche la televisione ha una capacità di penetrazione di cui spesso si ignora la portata. Il cervello dei bambini è ancora in fase di sviluppo ed esporlo per troppe ore alle emanazioni luminose di uno schermo non è mai positivo.

I problemi legati all’utilizzo della TV

Sono diversi i problemi legati all’accensione della televisione quando ci sono dei bambini. Il primo grande problema è legato all’inattività dei ragazzi. Questi subiscono ciò che la tv comunica e non svolgono un ruolo attivo. Nei primi mesi e anni di vita è importantissimo che i bambini imparino a scoprire e conoscere attivamente il mondo circostante. L’utilizzo della televisione rende i bambini più taciturni e meno disposti a stabilire rapporti sociali. Anche se lasciata in sottofondo mentre gioca o fa altro, la televisione incide sulla percezione del bambino, che rimane vittima del suo influsso. Inoltre tra le cause più frequenti per cui il bambino non dorme o non riesce a farlo serenamente, c’è anche la presenza di una televisione nella sua cameretta. Per questo si sconsiglia di collocare una TV (o un PC) nella camera del bambino, in modo da evitare che egli possa accedere autonomamente a questo tipo di dispositivi.

Educare i bambini

I genitori devono rivendicare il proprio ruolo educativo che troppo spesso la televisione toglie nei confronti dei loro bambini. È fondamentale che i genitori scelgano cosa (e quando) far vedere e non essere vittime essi stessi di ciò che la televisione trasmette. Vanno bene i cartoni animati, ma da vedere sempre in loro compagnia. Oltre a mantenere un rapporto attivo con i propri figli, la presenza costante permette ai genitori di rispondere alle eventuali domande dei bambini o a percepire se ci sono scene che suscitano inquietudine e timore.

L’utilizzo della TV non deve essere un premio (o una punizione), ma deve essere inserita gradualmente nella vita dei bambini. Bisogna evitare assolutamente che i bambini guardino, ma anche solo ascoltino, programmi per adulti (tg, documentari, eccetera). Il sovraccarico di parole, suoni e informazioni può nuocere alla crescita del bambino che, invece, deve essere protetto e tutelato.

Come abbiamo detto non si tratta di demonizzare questo mezzo di comunicazione. Bisogna però conoscere le necessità dei bambini e proteggerli da tutti i rischi, compresi quelli veicolati dalla televisione.

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Bambini in auto: come proteggerli secondo la legge https://www.mammeup.it/bambini-in-auto-come-proteggerli-secondo-la-legge/ https://www.mammeup.it/bambini-in-auto-come-proteggerli-secondo-la-legge/#respond Fri, 11 Oct 2019 08:00:17 +0000 https://www.mammeup.it/?p=36667 Sulla sicurezza dei bambini non si scherza ed è bene quindi adeguarsi alle disposizioni di legge in materia. Tra queste troviamo quelle legate al trasporto dei bambini in auto, una questione sulla quale, ancora troppo spesso, ci sono pessime abitudini, ignoranza e comportamenti sbagliati. I bambini in auto, in base all’età, devono essere sistemati in […]

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Sulla sicurezza dei bambini non si scherza ed è bene quindi adeguarsi alle disposizioni di legge in materia. Tra queste troviamo quelle legate al trasporto dei bambini in auto, una questione sulla quale, ancora troppo spesso, ci sono pessime abitudini, ignoranza e comportamenti sbagliati. I bambini in auto, in base all’età, devono essere sistemati in maniera adeguata a garantirgli la massima incolumità. Ai conducenti di automobili che non rispettano la legge sono previste sanzioni pecuniarie che possono raggiungere anche i 323€, 5 punti in meno sulla patente di guida e, nel caso in cui il soggetto in questione fosse recidivo, la sospensione della patente fino a un massimo di due mesi.

Cosa dice la legge

In una recente Campagna di sensibilizzazione della sicurezza stradale, il Ministero della Salute, facendo riferimento all’articolo 172 del Codice della Strada, ha riassunto la normativa vigente sull’obbligo “dell’uso del seggiolino omologato e adeguato al peso per bambini fino ai 150 centimetri d’altezza”. Questo significa che il trasporto dei bambini in auto senza seggiolino è vietato nei primi mesi di vita del bambino. Non è possibile tenere in braccio i bambini in auto senza l’utilizzo del seggiolino, in quanto, anche se per spostamenti brevi, è pericolosissimo per la loro incolumità. In maniera sintetica e schematica possiamo così riassumere la normativa che regolamenta l’utilizzo dei seggiolini auto:

  • Bambini fino a 9kg – Ovetto o navicella – Sui sedili posteriori, posizionato nel senso opposto a quello di marcia e con l’airbag del sedile disattivato;
  • Dai 9kg ai 18kg – Seggiolino o adattatore – Sui sedili posteriori o su quello anteriore e posizionati nel senso di marcia;
  • Dai 18kg ai 36kg – Adattatore – Sul sedile anteriore o su quello posteriore e posizionati nel senso di marcia;
  • Bambino oltre i 36kg o 1.50m – Seduti sui sedili con le normali cinture di sicurezza.

Per trovare il miglior dispositivo per trasportare i propri bambini e per scoprire come riconoscere un modello omologato, rimandiamo alla nostra guida all’acquisto dei migliori seggiolini per auto.

Il senso di marcia

Perché anche quando i bambini in auto non sono seduti davanti bisogna posizionarli nel senso contrario a quello di marcia? La ragione è molto semplice: per evitare che, in caso di incidente, il bambino possa farsi male. La struttura dello schienale del seggiolino, infatti, è realizzata in maniera tale da costituire un ottimo sistema di difesa e assorbimento degli urti. Anche per questo motivo si consiglia di invertire la posizione del seggiolino il più tardi possibile, preferibilmente quando il bambino crescendo ha un’altezza superiore a quella del poggiatesta.

Gli obiettivi per il futuro

Attraverso il Piano Nazionale di Sicurezza Stradale – Orizzonte 2020, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti mira ad azzerare il numero delle morti di minori in strada. Per questo motivo la normativa sui dispositivi per trasportare i bambini in auto è in evoluzione e si attendono conferme sugli obblighi per l’utilizzo delle tecnologie antiabbandono. Le cause di decesso, infatti, sono diverse e non solamente legate agli incidenti tra le automobili. Anche per queste ragioni tra gli obiettivi del Piano Nazionale, oltre alle campagne informative e all’educazione stradale, propone di aumentare la visibilità dei bambini su strada, anche quando si muovono a piedi e in bicicletta. Per la sicurezza dei bambini in auto rimane sempre necessario avere la massima attenzione e mettere in atto tutte le precauzioni previste dalla legge, accompagnandole con una guida ancora più prudente del solito ed evitando comportamenti che possano mettere a repentaglio l’incolumità dei propri figli e degli altri bambini che si hanno in macchina.

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Social network e bambini consigli utili per non sbagliare https://www.mammeup.it/social-network-e-bambini-consigli-utili-per-non-sbagliare/ https://www.mammeup.it/social-network-e-bambini-consigli-utili-per-non-sbagliare/#respond Wed, 09 Oct 2019 08:00:30 +0000 https://www.mammeup.it/?p=36664 Abbiamo avuto già modo di parlare dei pericoli dei social network per i bambini quando abbiamo affrontato, anche dal punto di vista legale, la questione della condivisione e diffusione delle foto di minorenni. La questione del rapporto tra social network e bambini non è del tutto semplice, in quanto molto spesso le famiglie si trovano […]

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Abbiamo avuto già modo di parlare dei pericoli dei social network per i bambini quando abbiamo affrontato, anche dal punto di vista legale, la questione della condivisione e diffusione delle foto di minorenni. La questione del rapporto tra social network e bambini non è del tutto semplice, in quanto molto spesso le famiglie si trovano a lottare (sì, è una vera e propria lotta) contro fenomeni tremendamente più grandi di loro dove il porre dei limiti rischia di essere controproducente.

Escludere infatti i bambini dall’utilizzo dei social network, quando i loro coetanei li usano come se fosse la cosa più normale che abbiano mai fatto, pone i propri figli in una condizione di emarginazione. Niente di nuovo: è un rischio corso dalle generazioni precedenti con lo smartphone, con il cellulare, con il motorino, con il fare tardi la sera, eccetera. Per questo possiamo affermare che il vero grande problema è quello dell’educazione.

È sempre una questione di educazione

Parlare di educazione sull’utilizzo dei social network non riguarda meramente l’imposizione di norme per bambini alle quali essi si devono rigorosamente sottomettere. Un’importante dose di educazione va rivolta anche ai genitori che devono imparare non solo a crescere i propri figli, ma anche a saper utilizzare e abitare correttamente gli spazi del digitale.

Se i divieti ingiustificati sono sempre nocivi, lo sono anche le concessioni prive di qualsiasi forma di controllo e moderazione. Per questo è importante riuscire a mettere dei limiti. Non tutto è lecito, non tutto è possibile e per alcune cose il fatidico “no” deve continuare a essere detto.

Età, dialogo e conoscenza

Per quel che riguarda l’età ci sono dei limiti legali che vietano ai minori di 13 anni di potersi iscrivere a determinate piattaforme. Eludere il limite è semplicissimo per questo è fondamentale avere un dialogo costante con i propri figli. Ignorare la questione è sicuramente sbagliato, per cui è bene affrontare il problema e trovare un giusto equilibrio. Se i bambini hanno uno smartphone è piuttosto improbabile pensare che riescano a sottrarsi dall’attrazione dei social network e del web. Così come che non vogliano fare ciò che fanno tutti i loro compagni di scuola e amici.

Per i genitori è fondamentale conoscere ciò che fanno i propri figli e mantenere un contatto costante. Crescere è difficile per tutti, ma i genitori sono chiamati a un impegno difficile ma essenziale. La presenza dei bambini sui social non è una questione di competenze tecniche, quelle i ragazzi le imparano in pochi secondi. Ma è un mondo privo di limiti e dare il placet alla presenza di minori sulla rete significa esporli a una serie di pericoli, informazioni, contenuti e immagini di una violenza spaventosa. Non quella estrema, ma quella subdola che porta a incuriosirsi per ciò che a quell’età dovrebbe non essere un problema o a confrontarsi con realtà che sarebbe bene, sempre, tenersi lontani.

I pericoli dei social network

Sono davvero tanti i rischi che si corrono stando sui social network e non c’è nessuno che ne sia escluso. Anche gli adulti ne sono vittime e nel caso dei bambini la vigilanza deve essere sempre maggiore. La conoscenza richiesta ai genitori non è quella di avere l’amicizia su ogni social per poter controllare cosa il bambino condivide o posta. Fare questo significa guardare il dito e ignorare l’esistenza della luna. Molto spesso è la stessa presenza dei genitori sui social network a costituire un problema per i bambini. Se i genitori smettono di essere tali e si mettono a livello di chi dovrebbe invece essere educato e guidato, significa vanificare delle risorse e minacciare la crescita dei ragazzi.

Anche se non ne comprendono le ragioni è fondamentale proteggerli dagli enormi rischi che la rete riserva. Questi possono essere di tantissimi tipi ma, rispetto alla realtà quotidiana, sono amplificati e impossibili da monitorare e fermare. I social network, anche per quel che riguarda le chat private, permettono ai bambini di entrare in contatto con perfetti sconosciuti, per i quali nessuno assicura garantisce la liceità delle intenzioni. Per questo sono più pericolosi degli stessi fenomeni se vissuti all’interno del gruppo scolastico, del gruppo di amici o di quello sportivo.

Cosa fare

I genitori possono utilizzare alcuni sistemi di blocco dell’accesso ad alcuni siti e servizi (parental control) o di monitoraggio dell’attività digitale dei propri ragazzi. Si tratta però sempre di attività di supporto e non esaustive. Il problema social network e bambini va affrontato in maniera complessiva e generale, inserendo le scelte sulla gestione degli spazi e dei servizi digitali all’interno delle scelte familiari sull’educazione dei propri figli. La comunicazione tra genitori e figli è fondamentale ed è e resta la miglior forma di prevenzione e cura possibile.

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Foto bambini e privacy: diritti e prudenza https://www.mammeup.it/foto-bambini-e-privacy-diritti-e-prudenza/ https://www.mammeup.it/foto-bambini-e-privacy-diritti-e-prudenza/#respond Fri, 27 Sep 2019 08:00:32 +0000 https://www.mammeup.it/?p=36615 Scorrendo le timeline dei principali social network si trovano spesso foto di famiglie felici e al completo dei propri bambini. Pubblicare le foto dei bambini online (sia dei propri figli che dei rispettivi compagni di gioco) è una pratica molto diffusa, ma spesso poco approfondita. Ci sono precise norme che regolamentano la gestione delle immagini […]

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Scorrendo le timeline dei principali social network si trovano spesso foto di famiglie felici e al completo dei propri bambini. Pubblicare le foto dei bambini online (sia dei propri figli che dei rispettivi compagni di gioco) è una pratica molto diffusa, ma spesso poco approfondita. Ci sono precise norme che regolamentano la gestione delle immagini di bambini online e, in tutti i casi, una maggiore prudenza non è mai un errore.

Quando pubblicare foto di bambini sui social

La questione legale nel pubblicare foto di bambini su internet è molto controversa e articolata, complice sia l’evoluzione dei social network che l’accesso a tali piattaforme da parte dei minorenni stessi. Nel corso degli anni la giurisprudenza si è espressa sulla materia, definendo alcune norme e limiti sulla pratica di pubblicare le foto dei bambini.

Una prima chiarificazione da fare è che per pubblicare foto di bambini online è necessario il consenso di entrambi i genitori. Come spesso accade tali sentenze giungono alla fine di cause straordinarie, ma permettono di legiferare anche sull’ordinarietà di questi fenomeni. Nel caso in materia, si fa riferimento alla tutela dell’immagine del bambino e, soprattutto, al rispetto della privacy. In caso di mancato assenso da parte di entrambi i genitori, come già avvenuto, il giudice può procedere all’inibizione alla diffusione delle foto dei bambini, l’obbligo alla rimozione di quelle già condivise e, in base alla gravità del caso, anche ad altre pene.

La legge italiana, in assenza di disposizioni generali superiori che possano in futuro stabilire diversamente, impone che per pubblicare le foto dei propri bambini c’è bisogno del consenso di entrambi i genitori se i figli hanno meno di 14 anni. Altrimenti, dai 14 fino alla maggiore età, è necessario anche l’assenso del minore.

I limiti d’età per l’accesso ai social network

I genitori sono responsabili non solo dell’istruzione dei propri figli, ma anche delle loro azioni, almeno fino a quando non sono legalmente perseguibili. Tra queste responsabilità di sono norme ben precise anche sull’accesso alle varie app per gli smartphone e alle piattaforme online. Anche se troppo spesso vengono ignorate, i principali servizi online prevedono soglie d’età minime e l’assenso dei genitori per l’accesso a tali piattaforme. Tanto per fare degli esempi pratici per utilizzare WhatsApp bisogna avere almeno sedici anni e il consenso dei genitori. Discorso identico anche per Facebook, mentre i minori di 16 anni iscritti a Twitter non possono utilizzare Periscope. Se è difficile controllare ciò che fanno i propri figli avendo uno smartphone in mano è però doveroso ricordare come i genitori ne sono legalmente responsabili.

I rischi del pubblicare le foto dei bambini su Facebook

Ma perché pubblicare foto dei bambini è così complicato? E perché viene considerato lesivo della privacy dei minori? Le ragioni sono diverse e sono ben riassunte dalla sentenza del Tribunale di Mantova che, proprio affrontando una causa di un mancato consenso da parte di uno dei due genitori sulla condivisione online delle foto dei propri bambini, si è così espresso: “l’inserimento di foto di minori su social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini dopo averli visti più volte in foto on-line, non potendo inoltre andare sottaciuto l’ulteriore pericolo costituito dalla condotta di soggetti che taggano le foto on-line di minori e, con procedimenti di fotomontaggio, ne traggono materiale pedopornografico da far circolare fra gli interessati, come ripetutamente evidenziato dagli organi di polizia.

Le foto dei bambini condivise sul web, una volta pubblicate è difficilissimo (se non pressoché impossibile) avere la sicurezza di poterle rimuovere. Dopo averle pubblicate, anche se con tutte le limitazioni sulla privacy messe a disposizione dalle piattaforme online, il processo è irreversibile e non è possibile scoprire chi le ha scaricate e per quali fini possa utilizzarle. Si tratta quindi di tutelare non solo l’incolumità del minore, anche se si tratta di immagini di neonati, ma anche il suo futuro.

Una grande attenzione va posta anche alla pubblicazione di foto nelle quali sono presenti anche altri soggetti diversi dai propri figli. Chi le condivide tende a oscurare il volto del minore che non è il proprio figlio o a coprirne il volto con un emoticon. In tutti i casi è sempre preferibile chiedere il consenso dei rispettivi genitori o evitare di pubblicare tali contenuti.

Le foto salvate sul PC

Oltre alla pubblicazione online c’è un problema sicurezza anche sulle foto salvate sul proprio PC. Spesso si accumulano le  foto dei bambini da quanto sono appena nati fino a quando crescono, immortalando i momenti più importanti della loro vita. Queste immagini, così come tutti i dati (soprattutto quelli sensibili) presenti sull’hard disk del computer, possono essere facilmente hackerate e utilizzate da malintenzionati. Il consiglio è quindi quello di recuperare le foto dei bambini presenti sul proprio PC e salvarle su un’unità esterna da utilizzare solamente quando necessario. Inoltre è fondamentale dotare il proprio computer di dispositivi di sicurezza (antivirus, firewall, eccetera) adeguati e costantemente aggiornati, proprio per evitare che soggetti non autorizzati possano accedervi e prelevare informazioni importanti della vostra vita e di quella dei vostri familiari.

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Seggiolini auto: una scelta tra sicurezza, comodità e design https://www.mammeup.it/seggiolini-auto-una-scelta-tra-sicurezza-comodita-e-design/ https://www.mammeup.it/seggiolini-auto-una-scelta-tra-sicurezza-comodita-e-design/#respond Fri, 30 Aug 2019 15:39:51 +0000 https://www.mammeup.it/?p=36580 Sono sempre tante le cose di cui si devono preoccupare i genitori, specie se i bambini sono appena nati o ancora piccoli. Tra queste la scelta dei seggiolini per l’auto è una delle più urgenti, anche e soprattutto dal punto di vista cronologico. L’utilizzo dell’automobile, infatti, non è solamente uno svago, ma si rivela fondamentale […]

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Sono sempre tante le cose di cui si devono preoccupare i genitori, specie se i bambini sono appena nati o ancora piccoli. Tra queste la scelta dei seggiolini per l’auto è una delle più urgenti, anche e soprattutto dal punto di vista cronologico. L’utilizzo dell’automobile, infatti, non è solamente uno svago, ma si rivela fondamentale anche per svolgere le faccende quotidiane (andare a fare la spesa, andare dal medico, eccetera). Per potersi muovere in macchina con i propri figli sono necessari seggiolini auto di qualità. Questa passa dalla scelta di modelli che siano:

  • sicuri;
  • comodi;
  • eleganti.

Per trovare i migliori modelli che rispondano a queste necessità guidamamme.it offre una serie di indicazioni pratiche e utili. Tra queste la suddivisione dei seggiolini auto in base al peso dei bambini. La prima grande valutazione dei seggiolini, infatti, va effettuata su questo tipo di classificazione. Essa, obbligatoria per legge, suddivide i passeggini in cinque gruppi, stabiliti in base al peso del bambino. troviamo quindi:

  • Gruppo 0 – dai 0 ai 10kg;
  • Gruppo 0+ – dai 0 ai 13kg;
  • Gruppo 1 – dai 9 ai 18kg;
  • Gruppo 2 – dai 15 ai 25kg;
  • Gruppo 3 – dai 22 ai 36kg.

A questo punto possiamo analizzare il perché, nello scegliere i seggiolini auto, dobbiamo occuparci principalmente della sicurezza, della comodità e del design.

La sicurezza viene sempre prima di tutto

L’incolumità di un bambino a bordo di un’automobile non è un aspetto da curare solamente in caso di incidenti. I bambini, specie quelli più piccoli, devono essere saldamente assicurati al sedile della macchina, anche per permettergli di trascorrere piacevolmente il viaggio. Inoltre i bambini hanno una corporatura ancora in fase di sviluppo e anche gli urti minori possono per loro costituire un pericolo. Sulla sicurezza non si può mai derogare, neanche al risparmio, ed è un dovere scegliere esclusivamente dispositivi certificati, conformi alle normative e che garantiscano il massimo della sicurezza possibile. Questo permetterà di viaggiare sempre serenamente e di evitare incidenti ai bambini.

Il comfort per i bambini

L’altro grande aspetto per cui valutare i seggiolini auto è sicuramente quello della comodità. I bambini devono sentirsi protetti e coccolati. Sia per i viaggi brevi che per quelli più lunghi, deve essere garantito al bambino il massimo della comodità. Questa si traduce nella scelta di passeggini che prevedano la regolazione dello schienale e/o della seduta. Ma anche modelli realizzati con imbottiture di qualità e con tessuti traspiranti, capaci di mantenere il bambino al fresco anche nelle giornate più calde. L’aspetto del confort si realizza in diversi modi, anche per quel che riguarda le funzionalità. Molti seggiolini auto, infatti, possono prevedere diversi dettagli e accorgimenti utili ad assicurare al bambino un viaggio in auto sempre gradevole.

Design, perché anche l’occhio vuole la sua parte

Anche se apparentemente può risultare superfluo, specie se confrontato con la sicurezza e il comfort, anche il design è un elemento prezioso da tenere in considerazione. Il bello, anche nei passeggini per l’auto, non è solamente un optional o un vezzo trascurabile. La scelta di modelli colorati o di dispositivi con i tessuti intercambiabili, tanto per fare un esempio, permette al bambino di viaggiare meglio rispetto a farlo in un dispositivo esteticamente freddo o brutto. Il design, inoltre, incide anche sulla costruzione del passeggino, che può essere facile da trasportare quando non viene utilizzato. Inoltre non va sottovalutata la facilità d’installazione (specie se si utilizzano più automobili) e anche in questo caso il design può venirci in aiuto con soluzioni semplici, rapide ed estremamente pratiche.

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Baby monitor: la sicurezza in casa del tuo bambino https://www.mammeup.it/baby-monitor-la-sicurezza-in-casa-del-tuo-bambino/ https://www.mammeup.it/baby-monitor-la-sicurezza-in-casa-del-tuo-bambino/#respond Sat, 20 Jul 2019 06:00:26 +0000 https://www.mammeup.it/?p=36504 Il tema della sicurezza è uno di quelli che maggiormente coinvolge le preoccupazioni e le attenzioni dei genitori. Soprattutto con i bambini più piccoli è normale essere sempre sull’attenti pronti a intervenire in caso di necessità. Ma come fare quando non si è fisicamente presenti nella stessa stanza del bambino? Utilizzando un baby monitor, un […]

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Il tema della sicurezza è uno di quelli che maggiormente coinvolge le preoccupazioni e le attenzioni dei genitori. Soprattutto con i bambini più piccoli è normale essere sempre sull’attenti pronti a intervenire in caso di necessità. Ma come fare quando non si è fisicamente presenti nella stessa stanza del bambino? Utilizzando un baby monitor, un dispositivo specifico dedicato al controllo del bambino.

Che cos’è un Baby monitor

I baby monitor sono dei dispositivi tecnologici dotati di due unità: una “emittente” e una “ricevente”. La prima è quella dotata di videocamera e microfono (o anche solo il microfono nelle versioni più semplici) che va posizionata nella cameretta del bambino. La seconda, invece, segue il genitore, che può quindi essere in camera da letto, in salone o in cucina. Le due unità del baby monitor comunicano tramite segnale radio e ogni volta che l’unità emittente rileva un’anomalia (pianto del bambino, rumori, eccetera) attiva il microfono e invia il segnale all’unità ricevente che riproduce ciò che accade nella stanza del bambino.

Esistono tantissime varianti di questi dispositivi ed è utile seguire la guida a come scegliere un baby monitor, in modo da poter valutare al meglio tutti gli aspetti e le funzionalità di questo strumento.

Non solo audio e video

Come anticipato, esistono baby monitor semplici che emettono solo un segnale d’allarme quando viene rilevata un’anomia, ma si trovano anche modelli tecnologicamente avanzati dotati di numerose funzionalità aggiuntive. I baby monitor integrano diversi sensori che monitorano costantemente tutto quello che avviene all’interno della cameretta del bambino.

Oltre a vedere e ascoltare se il bambino piange, grazie ad alcuni modelli di baby monitor è possibile interagire con lui. I modelli più moderni, infatti, funzionano come dei normali dispositivi di domotica, che è possibile controllare a distanza. Se i genitori sono fuori per un weekend o per qualche ora e lasciano i bambini a una baby sitter, possono parlare con loro tramite il baby monitor. In questo modo potranno rassicurarlo e risolvere qualche malumore di troppo.

Inoltre è possibile affidarsi a dispositivi molto potenti e con una serie di funzionalità davvero interessanti per poter assicurare al proprio bambino un elevato livello di sicurezza e confort. A questo proposito possiamo menzionare i baby monitor con i quali è possibile riprodurre ninne nanna o brani musicali per agevolare il riposo del bambino. Per la sicurezza alcuni baby monitor prevedono la possibilità di creare una rubrica con dei numeri di telefono di persone fidate che vengono avvertite in caso di emergenza.

Oltre ad ascoltare e vedere se il bambino gioca e dorme sereno i baby monitor possono controllare anche l’ambiente circostante. Molto dispositivi, infatti, sono dotati di sensori che monitorano la temperatura della cameretta. Anche in questo caso, in caso di cambi improvvisi, viene inviato ai genitori un segnale d’allarme.

Sicurezza da portare in viaggio

I baby monitor sono dispositivi mobili che in molti casi sono alimentati a batteria. Questo significa che funzionano anche se dovesse esserci un black-out o un problema alla rete elettrica. Inoltre sono apparecchi leggeri e poco ingombranti che possono essere inseriti in valigia e utilizzati anche in vacanza. Un modo affidabile e ricco di potenzialità per assicurare al proprio bambino una crescita sicura e felice.

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Seggiolini auto anti abbandono: i vantaggi e la legge https://www.mammeup.it/seggiolini-auto-anti-abbandono-i-vantaggi-e-la-legge/ https://www.mammeup.it/seggiolini-auto-anti-abbandono-i-vantaggi-e-la-legge/#respond Mon, 01 Jul 2019 13:40:45 +0000 https://www.mammeup.it/?p=36486 Molti tristi fatti di cronaca hanno riportato alla luce la questione della sicurezza dei bambini e dei cosiddetti seggiolini auto anti abbandono. Trattandosi di una tematica molto delicata e importante, per la quale si attendono modifiche all’attuale Codice della Strada, è utile fare il punto della situazione. Vogliamo quindi capire quali sono i vantaggi dei […]

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Molti tristi fatti di cronaca hanno riportato alla luce la questione della sicurezza dei bambini e dei cosiddetti seggiolini auto anti abbandono. Trattandosi di una tematica molto delicata e importante, per la quale si attendono modifiche all’attuale Codice della Strada, è utile fare il punto della situazione. Vogliamo quindi capire quali sono i vantaggi dei seggiolini auto anti abbandono, perché diverranno obbligatori per legge, quando l’obbligo sarà operativo e, ancora, quali sono i sensori adattabili per questo tipo di dispositivi.

Come funzionano

Andiamo con ordine e partiamo dalle basi, ovvero dai comprendere cosa sono i seggiolini auto anti abbandono. Si tratta di seggiolini identici a quelli tradizionali che siamo abituati a conoscere, ma dotati di un’anima tecnologica. Fondamentalmente questo tipo di seggiolini prevedranno l’integrazione di appositi sensori che permetteranno di rilevare la presenza del bambino all’interno dell’automobile e di uno dei suoi genitori nelle vicinanze. Com’è possibile? Grazie alla tecnologia smart.

Fondamentalmente i seggiolini auto anti abbandono avranno integrati un sensore che rileva la presenza del bambino nel passeggino e un sensore Bluetooth che comunicherà con lo smartphone dei genitori. Il collegamento avverrà ogni volta che il genitore sale in macchina e posiziona il bambino sul passeggino. Il sensore monitorerà che non ci siano anomalie, altrimenti scatteranno ben due differenti tipi di allarmi. Il primo consiste in una notifica sul telefono del genitore quando questo si allontana dalla macchina senza il bambino. Se il primo allarme si prolunga scatterà il secondo, che prevede l’invio di messaggi ai numeri di emergenza precedentemente impostati al momento della configurazione dell’app. Nel messaggio di allarme saranno inviate anche le coordinate per permettere di individuare l’automobile e salvare il bambino.

La normativa

Dopo numerose proroghe e slittamenti si prevede che non prima della fine del 2019 dovrebbe essere prevista l’approvazione delle modifiche al Codice della Strada che prevedranno l’introduzione dell’obbligo di utilizzare i seggiolini auto anti abbandono all’interno di auto e autocarri. L’obbligo riguarderà tutti i bambini fino al compimento del quarto anno di età.

L’approvazione era prevista per il 1 luglio, ma sono pervenute moltissime segnalazioni e la commissione competente non ha terminato di vagliarle e la consultazione pubblica è stata prorogata ulteriormente.

Ad oggi la normativa vigente è l’articolo 172 del Codice della Strada che, per il trasporto di bambino fino a 150cm di altezza, prevede l’obbligo di installazione e utilizzo di sistemi di ritenuta omologati. Nei prossimi mesi, con l’attesa approvazione delle nuove norme, si attende anche di conoscere quali saranno le sanzioni per coloro che non rispetteranno la legge e quali i criteri per considerare omologato un dispositivo.

I sensori adattabili

In commercio è già possibile trovare dei seggiolini auto anti abbandono, ma sono disponibili anche dei sensori adattabili per ammodernare i tradizionali seggiolini. Questi si differenziano per il tipo di tecnologia impiegato, ma tutti hanno il medesimo obiettivo: quello di permettere che i bambini non restino più in macchina senza i propri genitori. Alcuni sensori adattabili emettono segnali sonori, altri inviano la posizione dell’automobile a numeri d’emergenza, altri ancora notifiche a uno o più smartphone, altri che prevedono l’integrazione direttamente con l’automobile per permettere di capire quando si è in una situazione di allarme o meno.

La questione della sicurezza in auto è urgente e si vuole porre rimedio a quei fenomeni di abbandono involontario che troppo spesso ha visto coinvolti numerosi bambini.

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Albero di Natale: come renderlo sicuro per i bambini? https://www.mammeup.it/albero-di-natale-come-renderlo-sicuro-bambini/ https://www.mammeup.it/albero-di-natale-come-renderlo-sicuro-bambini/#respond Tue, 14 Nov 2017 17:56:00 +0000 https://www.mammeup.it/?p=811 Fare la mamma è un lavoro difficilissimo, come testimoniano gli imperituri racconti delle nonne o le vignette più disparate (e comiche). Anche fare l’albero di Natale può guadagnarsi la poco lusinghiera palma di lavoro usurante, se si decide di personalizzarlo in moto tanto unico quanto indimenticabile seguendo i consigli giusti. Ah, di sicuro per assolvere […]

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Fare la mamma è un lavoro difficilissimo, come testimoniano gli imperituri racconti delle nonne o le vignette più disparate (e comiche). Anche fare l’albero di Natale può guadagnarsi la poco lusinghiera palma di lavoro usurante, se si decide di personalizzarlo in moto tanto unico quanto indimenticabile seguendo i consigli giusti. Ah, di sicuro per assolvere al compito non potete chiedere l’aiuto di Babbo Natale; piuttosto pensate a come rispondere al vostro bambino che vi porrà la domanda più difficile del secolo dopo “mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Citazioni da nerd e genialità di Nanni Moretti a parte, gli alberi di Natale e i bambini sono un binomio piuttosto controverso.

SI NOTA DI PIÙ LA BELLEZZA O LA SICUREZZA?

Va da sé che un concentrato di meraviglie tra luci, palline colorate, candele, strane forme che assomigliano a dolcetti e caramelle e quant’altro, a un bambino piccolo sembreranno come una ciambella agli occhi di Homer Simpson. Una cosa irresistibile con un’etichetta inequivocabile: “Prendimi”. Meglio, dunque, prendere – per l’appunto – le dovute contromisure ed evitare gli inconvenienti tipici del momento. Mettere insieme delle “regole”, un vademecum con ciò che non si deve assolutamente fare forse può essere eccessivo, ma in questi casi la prudenza fa bene come il calcio sulla pasta cacio e pepe. Del resto se anche i vigili del fuoco dedicano una pagina ad “alberi e addobbi sicuri”, un motivo ci sarà. Noi vogliamo partire da una postilla, che per precauzione inseriamo prima: evitate la stella di Natale, più prosaicamente conosciuta come Euphorbia pulcherrima. Gli esperti spiegano che il suo lattice è fortemente urticante per la pelle e le mucose, in particolare quelle dei bambini, ed è tossico se ingerito. Anche se la pianta è molto bella, dunque, fatene a meno.

POCHE MA SEMPLICI REGOLE PER STARE TRANQUILLI

Cominciamo dall’appesantire la base dell’albero per evitare che cada con qualsivoglia colpo a sorpresa. Nel caso di un albero finto, riempite di pesi il vaso per stabilizzarlo. Se c’è un treppiede, infilatelo in uno scatolone da riempire con roba pesante. Occhio poi alla cima: è consigliabile legarla a un mobile vicino. Assolutamente bandite le palline di vetro. Belle quante volete, ma una sorta di attentato per la salute del piccolo di casa. E le candeline? Nemiche anche quelle: dobbiamo forse fare qualche esempio di inimicizia tra fuoco e bambini? A proposito di luminosità, mai dimenticare l’importanza delle luci a norma: obbligatori i marchi CE e IMQ (per la conformità), oltre all’adesione allo standard EN60598. A Natale o a Pasqua, a San Silvestro o a Ferragosto, è fondamentale che le prese siano fuori portata, ciabatte elettriche comprese. Non fa male nemmeno porre la dovuta attenzione ai nastri: malauguratamente i bambini potrebbero anche avvolgerseli al collo. Meglio i nastrini non oltre i 15 centimetri.

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