notebook della mamma

Non sempre bisogna essere grandi esperti di informatica per svolgere operazioni basilari come navigare sui social, guardare qualche video su YouTube o consultare siti di ricette o viaggi.
Ma un hard disk che contenga foto ce lo abbiamo un po’ tutti.
In queste immagini c’è racchiusa tutta una vita: le foto del matrimonio, gli scatti in compagnia di cugini e parenti (anche vecchie ma digitalizzate) nonché tutte le immagini dei propri figli dal momento della nascita ad oggi, materiale unico a cui nessuno mai  rinuncerebbe.
Ma si sa che i bambini molto piccoli tendono a toccare, tirare e muovere ogni oggetto: è un riflesso naturale, la curiosità li spinge a osservare il mondo e a conoscere tutto ciò che li circonda. E proprio per la curiosità di vedere di cosa si tratta ci si può trovare di fronte ad un vero dramma casalingo! Il piccolo frugoletto di casa decide di tirare il cavo di alimentazione del notebook, tranquillamente poggiato sul tavolo, scaraventandolo a terra. Il cuore sobbalza: il computer a terra, aperto. L’istinto primario è quello più semplice, ovvero provare a riaccenderlo. Ed è davvero orribile la sensazione che si prova quando il pc a questo punto non risponde più ai comandi.
Tutti i ricordi di una vita persi in un istante.
In queste situazioni in cui l’emotività rischia di prendere il sopravvento è infatti importante mantenere il sangue freddo e ragionare.

Come recuperare i dati da un notebook caduto che non si accende più?

Qualche nozione di informatica che nel tempo vengono assorbite dalla nostra testa ci ricordano che i dati vengono archiviati in un vero e proprio disco, chiamato “hard disk“, che funziona in modo simile a un CD-ROM. Nella speranza che il disco non si sia danneggiato o graffiato, la prima richiesta di aiuto è nello smontare il notebook per estrarre l’hard disk, che è estremamente delicato.
A questo punto, per verificare il funzionamento del disco, si potrebbe acquistare un cavo per collegare il disco (che a prima vista non presenta danni importanti) via USB ad un altro computer, per verificare se è possibile leggerne i dati.
Nei casi fortunati la brutta avventura potrebbe finire lì, purtroppo, però, nella maggior parte dei casi i file non sono più leggibili. Ciò significa che il danneggiamento risiede proprio nell’hard disk. In questi casi ci si deve assolutamente fermare e rivolgersi ad “esperti nel recupero dei dati”.
Sono molti i centri assistenza ed i negozi che offrono questo servizio; la realtà è che solo in pochi sono equipaggiati degli strumenti idonei e dell’esperienza necessaria per affrontare qualsiasi tipo di caso di perdita dati. Nei laboratori professionali di recupero dati ogni giorno si trattano casi di notebook caduti a terra, smartphone caduti in acqua, hard disk erroneamente cancellati. Il recupero dei dati nella maggior parte dei casi è possibile. Possibile è recuperare le foto perse del tuo bambino. L’unico MUST è quello di non cimentarsi in esperimenti fai da te o affidare le sorti delle nostre foto ad “un’amico che ci capisce di informatica”. Alcuni hard disk entrano in laboratorio e non sono più recuperabili a causa di interventi effettuati da mani poco esperte.

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