social network e bambini

Abbiamo avuto già modo di parlare dei pericoli dei social network per i bambini quando abbiamo affrontato, anche dal punto di vista legale, la questione della condivisione e diffusione delle foto di minorenni. La questione del rapporto tra social network e bambini non è del tutto semplice, in quanto molto spesso le famiglie si trovano a lottare (sì, è una vera e propria lotta) contro fenomeni tremendamente più grandi di loro dove il porre dei limiti rischia di essere controproducente.

Escludere infatti i bambini dall’utilizzo dei social network, quando i loro coetanei li usano come se fosse la cosa più normale che abbiano mai fatto, pone i propri figli in una condizione di emarginazione. Niente di nuovo: è un rischio corso dalle generazioni precedenti con lo smartphone, con il cellulare, con il motorino, con il fare tardi la sera, eccetera. Per questo possiamo affermare che il vero grande problema è quello dell’educazione.

È sempre una questione di educazione

Parlare di educazione sull’utilizzo dei social network non riguarda meramente l’imposizione di norme per bambini alle quali essi si devono rigorosamente sottomettere. Un’importante dose di educazione va rivolta anche ai genitori che devono imparare non solo a crescere i propri figli, ma anche a saper utilizzare e abitare correttamente gli spazi del digitale.

Se i divieti ingiustificati sono sempre nocivi, lo sono anche le concessioni prive di qualsiasi forma di controllo e moderazione. Per questo è importante riuscire a mettere dei limiti. Non tutto è lecito, non tutto è possibile e per alcune cose il fatidico “no” deve continuare a essere detto.

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Età, dialogo e conoscenza

Per quel che riguarda l’età ci sono dei limiti legali che vietano ai minori di 13 anni di potersi iscrivere a determinate piattaforme. Eludere il limite è semplicissimo per questo è fondamentale avere un dialogo costante con i propri figli. Ignorare la questione è sicuramente sbagliato, per cui è bene affrontare il problema e trovare un giusto equilibrio. Se i bambini hanno uno smartphone è piuttosto improbabile pensare che riescano a sottrarsi dall’attrazione dei social network e del web. Così come che non vogliano fare ciò che fanno tutti i loro compagni di scuola e amici.

Per i genitori è fondamentale conoscere ciò che fanno i propri figli e mantenere un contatto costante. Crescere è difficile per tutti, ma i genitori sono chiamati a un impegno difficile ma essenziale. La presenza dei bambini sui social non è una questione di competenze tecniche, quelle i ragazzi le imparano in pochi secondi. Ma è un mondo privo di limiti e dare il placet alla presenza di minori sulla rete significa esporli a una serie di pericoli, informazioni, contenuti e immagini di una violenza spaventosa. Non quella estrema, ma quella subdola che porta a incuriosirsi per ciò che a quell’età dovrebbe non essere un problema o a confrontarsi con realtà che sarebbe bene, sempre, tenersi lontani.

I pericoli dei social network

Sono davvero tanti i rischi che si corrono stando sui social network e non c’è nessuno che ne sia escluso. Anche gli adulti ne sono vittime e nel caso dei bambini la vigilanza deve essere sempre maggiore. La conoscenza richiesta ai genitori non è quella di avere l’amicizia su ogni social per poter controllare cosa il bambino condivide o posta. Fare questo significa guardare il dito e ignorare l’esistenza della luna. Molto spesso è la stessa presenza dei genitori sui social network a costituire un problema per i bambini. Se i genitori smettono di essere tali e si mettono a livello di chi dovrebbe invece essere educato e guidato, significa vanificare delle risorse e minacciare la crescita dei ragazzi.

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Anche se non ne comprendono le ragioni è fondamentale proteggerli dagli enormi rischi che la rete riserva. Questi possono essere di tantissimi tipi ma, rispetto alla realtà quotidiana, sono amplificati e impossibili da monitorare e fermare. I social network, anche per quel che riguarda le chat private, permettono ai bambini di entrare in contatto con perfetti sconosciuti, per i quali nessuno assicura garantisce la liceità delle intenzioni. Per questo sono più pericolosi degli stessi fenomeni se vissuti all’interno del gruppo scolastico, del gruppo di amici o di quello sportivo.

Cosa fare

I genitori possono utilizzare alcuni sistemi di blocco dell’accesso ad alcuni siti e servizi (parental control) o di monitoraggio dell’attività digitale dei propri ragazzi. Si tratta però sempre di attività di supporto e non esaustive. Il problema social network e bambini va affrontato in maniera complessiva e generale, inserendo le scelte sulla gestione degli spazi e dei servizi digitali all’interno delle scelte familiari sull’educazione dei propri figli. La comunicazione tra genitori e figli è fondamentale ed è e resta la miglior forma di prevenzione e cura possibile.

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