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Quello dei sintomi del concepimento, e collateralmente dei sintomi del concepimento avvenuto, è uno degli argomenti più affascinanti in materia di gravidanza. O, meglio, del principio della gravidanza. Le domande che iniziano a fare capolino sono davvero tante. Tanto per cominciare, cosa avviene subito dopo il concepimento e quanto tempo passa tra il concepimento e l’impianto dell’embrione? Potremmo fermarci, ma farlo è davvero difficile. Procedendo con il ragionamento, dopo quanto tempo l’ovulo fecondato dallo spermatozoo si annida nell’utero? E quali sono i primissimi sintomi dell’avvenuto concepimento e impianto? Improvvisandoci Piero Angela, rammentiamo che dopo un rapporto sessuale gli spermatozoi iniziano un lungo viaggio destinato a risalire dalla vagina nel canale cervicale fino alle tube. Gli spermatozoi stessi possono sopravvivere nella vagina per non più di 10 ore, ma nella cervice uterina possono resistere anche 5 giorni mentre risalgono verso le tube. Da una di queste tube nei giorni dell’ovulazione è stato espulso un ovocita che viaggia lungo la tuba. È proprio qui che gli spermatozoi più forti – diciamo così – vengono attratti in direzione dell’ovocita, ma soltanto uno riuscirà a penetrare all’interno dell’ovocita. L’unione di queste due cellule darà vita a un nuovo essere umano. O al principio di un nuovo essere umano, ma ci siamo capiti.

Lo spermatozoo e l’ovulo si incontrano a livello dell’ampolla tubarica, vicino alle ovaie. Nella punta della testa dello spermatozoo c’è l’acrosoma, una sorta di sacchettino contenente contiene una serie di enzimi che hanno la capacità di fondere la membrana cellulare dello spermatozoo con quella dell’ovulo. Questa fusione può avvenire solo in presenza della zona pellucida, uno strato protettivo dell’ovulo ricco di proteine, e in particolare a livello di una glicoproteina chiamata ZP3, che oltre a innescare la reazione di fusione agisce anche da ancora per lo spermatozoo. Nelle prime 24 ore il Dna dello spermatozoo si unisce con quello dell’ovocita. Entrambi, è bene ricordarlo, hanno 23 cromosomi. Una volta che i due Dna si sono “fusi”, si forma la prima cellula del bambino che prende il nome di zigote e contiene 46 cromosomi. È la prima cellula del nuovo essere umano che verrà e contiene già nel suo patrimonio cromosomico tutte le informazioni genetiche che lo renderanno unico su tutta la Terra.

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Concepimento, i sintomi immediati

A 30 ore dalla fecondazione lo zigote dà origine a un embrione composto da due cellule, dopo 40 ore passa a 4 cellule, e raddoppia sempre di più in modo progressivo. Dopo tre giorni dal concepimento l’embrione è costituito da 12-16 cellule che hanno la forma simile a una mora, da qui il nome “morula”. Dopo sei giorni l’embrione è composto da circa cento cellule ed è giunto il momento di raggiungere l’utero, dove dovrà impiantarsi correttamente e svilupparsi. Questa fase dell’impianto è molto importante: l’embrione non ha più riserve energetiche autonome e ha bisogno di attaccarsi all’endometrio – la parete uterina – per ricevere il nutrimento necessario. L’intero processo di impianto dura sette giorni: nella prima fase l’embrione si appoggia all’endometrio, nella seconda fase si aggancia alle pareti, nella terza fase deve penetrare nell’endometrio ed essere accolto. La fase dell’impianto si conclude intorno al 14esimo giorno dopo il concepimento. In queste settimane, giocoforza, il corpo della donna non può mostrare ancora cambiamenti del tutto evidenti. Ad ogni modo, se il concepimento è avvenuto correttamente all’interno dell’organismo qualcosa sta sicuramente avvenendo. Qualcosa cambia, la donna lo “sente”, ma tutto questo non si può ancora decrittare scientificamente. Capirete bene, però, che per accogliere il nascituro si sta creando una base pronta ad abbracciarlo per nove mesi all’interno del grembo materno. Qualcosa di meraviglioso, non credete?

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