terme in gravidanza

Per rilassarsi e ritemprare lo spirito, non c’è niente di meglio delle terme. Lasciarsi coccolare, magari scegliendo un pacchetto completo con massaggi e trattamenti estetici, è un must senza tempo, per non parlare dei tantissimi benefici che le acque termali possono apportare. Qualora si aspetti un bebè, però, è più che normale chiedersi se ci siano delle controindicazioni legate alle terme in gravidanza.

Questo tipo di attività può apportare aiutare ad alleviare alcuni piccoli disturbi, come quelli digestivi e circolatori, ma una donna incinta deve fare molta attenzione. Percorsi e trattamenti, infatti, vanno fatti con la massima cautela e attenendosi a una serie di precauzioni, onde evitare i potenziali rischi.

Terme in gravidanza rischi

Primo problema da affrontare, quando ci si chiede se si può andare alle terme in gravidanza, è quello delle temperature. Le acque termali sono molto calde e questo può causare dei problemi. Per quanto non ci siano molti studi sull’argomento, ne esistono alcuni che suggeriscono che un utilizzo non accorto dei bagni caldi (cioè quando le temperature sono troppo elevate o quando ci si immerge per troppo tempo), può aumentare il rischio di difetti di sviluppo del feto, ad esempio difetti del tubo neurale o della parete addominale.

Il caldo, inoltre, ha una forte azione vasodilatatrice, che provoca una diminuzione della pressione, che a sua volta può provocare svenimenti. Se, dunque, una donna si trova già in una condizione di bassa pressione, le terme sono ovviamente controindicate. Può capitare che durante il primo trimestre di gravidanza la pressione tenda a essere più bassa del solito.

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Terme in gravidanza si o no?

Quanto abbiamo detto, comunque, non deve essere inteso come un divieto di fare ricorso alle terme in gravidanza, ma piuttosto come un insieme di informazioni utili a capire come affrontare questo tipo di attività. Può essere indicato, ad esempio, non sottoporsi a trattamenti come sauna e bagno turco, ma tutto si configura come una serie di consigli generali, che possono riguardare quelle donne che stanno conducendo gravidanze normali.

Nello specifico, ogni caso va trattato a sé, in relazione alle condizioni di salute della donna e la scelta di andare o meno alle terme deve essere presa in seguito a un consulto con il proprio medico, specie se si tratta di una gravidanza a rischio o se vi sono particolari stati di salute.

Cosa fare quando si va alle terme in gravidanza

Ferme restando tutte le introduzioni, esistono una serie di considerazioni che è bene tenere a mente quando si va alle terme in gravidanza, non solo durante i primi tre mesi, ma durante tutto il periodo. Vediamole insieme:

  1. Non esporsi a sbalzi di temperatura considerevoli, sia nel caso di acqua molto calda che di acqua molto fredda. Da uno studio pubblicato alcuni anni fa, relativo al rischio di ipertermia in gravidanza, è emerso che durante l’immersione in bagni caldi o acque termali la temperatura corporea non dovrebbe mai superare i 38,9°. Per questo motivo, l’acqua della vasca non deve superare i 38°C. Se li supera, meglio lasciare perdere. La temperatura corporea, comunque, dipende anche dal fatto che si faccia o meno attività fisica, una volta immerse. Se si rimane fermi o si fanno piccoli movimenti, di norma, anche superare il limite va bene. Se si fa attività fisica, invece, l’acqua deve essere a una temperatura ancora più bassa, pari a 35°C (almeno, stando a uno studio del 2006 del Royal College of Obstetrician and Gynaecologist inglese).
  2. Non rimanere in acqua per troppo tempo. L’ideale è immergersi per 10-15 minuti al massimo, uscendo poi a rilassarsi un po’ e tornando, eventualmente, a fare un altro bagno dopo 20-30 minuti.
  3. Stare alla larga dai getti che riforniscono la vasca di nuova acqua calda, perché in corrispondenza di questi la temperatura può essere superiore. Per quanto riguarda i getti delle vasche idromassaggio, invece, non ci sono studi specifici in merito, ma è consigliabile evitare di esporre l’addome direttamente al getto. Meglio posizionarsi in modo tale da sentire il getto come gradevole, ma non troppo energetico.
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