Ritorno a scuola

Il ritorno a scuola dopo le vacanze estive è un trauma per tutti; lo sanno bene i bambini e i ragazzi, ma anche i genitori che prima dei loro figli sono passati da numerosi banchi di scuola. Come fare per ridurre questo stress, come affrontare il ritorno a scuola senza che risulti più pesante di quanto inevitabilmente già è? Ci sono accorgimenti che si possono adottare per gestire al meglio il rientro a scuola? La risposta, consolante, è affermativa. Vediamo come comportarsi nelle settimane che precedono l’apertura della scuola.

Fare qualcosa: le differenze tra bambini e ragazzi

Quando si parla di ritorno a scuola non ci sono differenze di età che tengono; tutti, sia grandi che bambini, preferirebbero starsene a casa, svegliarsi più tardi, guardare la tv o giocare rilassati ai propri videogame preferiti. Eppure la scuola sta lì ed è un obbligo cui non ci si può sottrarre. Se per i bambini più piccoli il peso dello studio e lo stress delle interrogazioni e degli esami non è ancora così incisivo, per i ragazzi più grandi lo è molto di più. In tutti i casi è fondamentale fare qualcosa. Per alcuni è un semplice sforzo mentale, per altri può essere più impegnativo, ma non si può rimandare di dover affrontare quello che per molti è un grande fastidio.

Fare finta di niente, ignorando il problema o sperando che smetta di pesare è controproducente. I giorni passano e il ritorno a scuola diventa sempre più vicino. Volenti o nolenti a scuola ci si deve andare, tanto vale che lo si faccia riducendo il più possibile il fastidio che essa provoca. Al di là e ancora prima del rendimento scolastico, è utile prepararsi adeguatamente a un impegno che coinvolgerà bambini e ragazzi per molti mesi. Tanto vale renderlo il più sostenibile possibile.

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I compiti

La domanda su quando inizia la scuola è un dramma soprattutto per coloro che non hanno completato i famigerati compiti per le vacanze. Se i vostri figli non hanno svolto il loro dovere per tempo, dovete aiutarli a farlo prima del ritorno a scuola. Ovviamente ripetergli in continuazione quali sono i loro doveri potrebbe non essere efficace. Il consiglio, apparentemente banale ma troppo spesso sottovalutato, è quello di organizzare la giornata. Magari dilazionando il carico di lavoro nei giorni rimanenti ed evitando di caricarsi troppo ottenendo un effetto controproducente; l’importante è stabilire una tabella di marcia e rispettarla.

Sveglia e riposo

Uno dei principali problemi del ritorno a scuola e che puntualmente si verifica soprattutto nei primi giorni dell’anno scolastico, è quello della sveglia al mattino. Vacanza è sinonimo di riposo ed è giusto che i bambini e i ragazzi se la siano goduta anche in questo modo. Per evitare traumi difficili da smaltire è utile riabituare il corpo ai ritmi dell’anno scolastico. Mettere la sveglia all’ora giusta (e alzarsi dal letto) e andare a dormire prima aiuta l’organismo a reggere questo tipo di ritmi quando poi diventeranno la normalità. Questo consiglio vale anche per coloro che per la prima volta varcano la soglia della scuola e hanno orari nuovi rispetto a quelli dell’anno precedente.

L’alimentazione

Più della volontà a volte è proprio il fisico che sembra non volerne sapere di alzarsi dal letto, vestirsi e affrontare al meglio il ritorno a scuola. Per questo è importantissimo anche intervenire con un’alimentazione sana ed equilibrata. La settimana che precede il ritorno a scuola meglio evitare esagerazioni e orientarsi verso cibi più leggeri e nutrienti. Questo aiuterà anche a riposare meglio, contrastare l’ansia e migliorare l’attenzione.

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Buoni propositi

Un aiuto molto valido che può arrivare dai genitori è quello di accompagnare i propri figli ad affrontare questo tipo di difficoltà. Per farlo ci sono tantissime soluzioni, dall’organizzazione delle prossime vacanze estive alle decisioni per il futuro del ragazzo. Senza caricarlo di pressioni o mettergli più ansia di quella che il ritorno a scuola già di suo genera, è utile fargli capire che quello che sta facendo serve a qualcosa. Non solamente un dovere cui sottomettersi, ma un investimento per il proprio futuro. Questo è più facile con i ragazzi più grandi; per quelli più piccoli si possono trovare alternative più stimolanti come le decisioni su quale attività sportiva fare.

Il contatto con gli amici

Molti compagni di classe sono amici anche fuori dall’orario di lezione. Per altri non è così e il ritorno a scuola può risultare traumatico anche per questo motivo. Riprendere i contatti, magari organizzando pomeriggi di gioco a casa di qualcuno, aiuta a rientrare mentalmente nelle frequentazioni che nel giro di pochi giorni diventeranno quotidiane.

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