Perdite bianche perché compaiono

Le perdite bianche sono delle secrezioni vaginali che in linea di massima coinvolgono tutte le donne. In definitiva, a chiedersi cosa sono le perdite bianche per cercare di avere un’idea dettagliata e lontana da qualsivoglia fraintendimento sono praticamente tutte, giovani e meno giovani. La domanda che, a questo punto, balena più di tutte nella mente è semplicissima: le perdite vaginali, in generale, devono necessariamente essere sintomo di qualcosa di preoccupante? E ancora: le perdite vaginali di colore bianco vanno monitorate e richiedono una visita specialistica urgente, senza perdere troppo tempo? Cerchiamo di fare ordine diradando i vari dubbi.

Perdite bianche e ovulazione

Perdite di colore bianco e ovulazione, sono un binomio spesso indissolubile. È pacifico, ormai, che esistano giorni più fertili degli altri durante il ciclo mestruale, l’ovulazione appunto. Sintetizzando molto, si verifica una maggiore secrezione di muco cervicale, tra il biancastro e il trasparente, per intenderci.

Qual è la sua funzione? Aiutare il lavoro di risalita degli spermatozoi per la fecondazione. Il muco, in sostanza, fa da ponte. In altre parole, le perdite bianche, ancorché sovente non visibili, sono fisiologiche, fondamentalmente necessarie. Le perdite bianche non rappresentano un problema per l’ovulazione, ma ne favoriscono la riuscita.

Perdite bianche: cosa c’è da sapere

Perdite prima del ciclo

Un altro punto da tenere ben presente riguarda le perdite bianche prima del ciclo. Dopo l’ovulazione, gli ormoni subiscono delle modifiche che alterano l’equilibrio della vagina. Risultato? Le perdite bianche, per l’appunto, visibili in particolare a chi assume la pillola: per tutto il periodo di assunzione ci sono perdite da assunzione di estroprogestinici, che scompaiono nella settimana di sospensione per poi fare di nuovo capolino insieme alla nuova confezione di pillole. Le perdite bianche prima delle mestruazioni servono a ripulire i canali vaginali e sono espulse facilmente. Molte donne credono di essere incinta se il ciclo non arriva e al suo posto ci sono delle perdite di colore bianco. Se le perdite bianche prima del ciclo non sono molto dense e rimangono per diversi giorni è opportuno informare il proprio ginecologo ed, eventualmente, effettuare un test di gravidanza.

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Perdite e pillola

In alcuni casi le perdite bianche sono abbondanti e si manifestano come macchie inodore e molto dense e sono causate dall’assunzione della pillola. Anche in questo caso non si dovrebbe temere conseguenze preoccupanti, in quanto si può trattare dello squilibrio ormonale provocato dall’assunzione della pillola stessa.

Le perdite bianche all’inizio di una gravidanza

Molte donne testimoniano come l’inizio della gravidanza sia accompagnato con il manifestarsi di alcune perdite bianche. Anche in questo caso le perdite bianche dense in gravidanza non costituiscono un motivo di preoccupazione. Esse hanno lo scopo sia di pulire che di difendere l’utero dalle varie aggressioni esterne. Le perdite bianche prima del ciclo che portano le donne a pensare che sono rimaste incinta, non sono un sintomo certo della gravidanza. in caso di una gravidanza le perdite bianche sono più acquose e meno cremose, ed è bene non generalizzare.

Perdite in gravidanza

Procedendo con ordine, soffermiamoci adesso sulle perdite in gravidanza, e in particolare sulle perdite bianche in gravidanza. Anzi, in principio furono le perdite di inizio gravidanza. Sembra quasi uno scioglilingua o un particolare esercizio retorico, ma i concetti vanno a braccetto. Quando inizia la gravidanza, spesso e volentieri le perdite scompaiono. Tutto normale e da addebitare agli estrogeni.

Si tratta, semplificando, di un modo predisposto dall’organismo per difendersi dagli eventuali pericoli esterni. Anche perché nella vagina vivono diversi microrganismi, alcuni buoni e altri meno buoni. Ad ogni modo, non è solo la barriera difensiva a causare perdite; le ghiandole cervicali contribuiscono alla diluizione delle normali perdite dovute all’azione dei lattobacilli.

Tutto questo sfocia in una perdita bianca liquida e continuativa, di quantità variabile a seconda del singolo soggetto. La perdita supporta la reazione dei lattobacilli per mantenere basso il ph, dunque funge da battericida. Fondamentale il punto di vista del riassorbimento delle mucose: se sono molto cariche di liquidi sarà necessario più tempo per ripulirsi, di conseguenza è fisiologico che compaiano più perdite rispetto a delle mucose più veloci, per così dire. In definitiva, state pure tranquille: si tratta di un processo normale che non deve allarmarvi.

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I cambiamenti ormonali

Abbiamo parlato delle perdite bianche dopo l’ovulazione e di quelle che avvengono durante la gravidanza. In realtà c’è anche un’altra possibilità che si formi una sorta di muco prima del ciclo. È il caso delle cosiddette perdite da eccitazione. I cambiamenti ormonali aumentano le condizioni favorevoli per la formazione di molti batteri. Per difendersi il corpo umano emette questo tipo di sostanza. Per evitare questo fenomeno, anche per una questione di pudore, il consiglio è quello di non utilizzare troppo biancheria intima sintetica (meglio il cotone) e di mantenere un’igiene costante.

Perdite dense e cremose

Le perdite bianche dense, nonché le quelle cremose, meritano qualche approfondimento dettagliato in più. Non tutte le perdite bianche sono uguali e se accompagnate da particolari sintomi, dai pruriti ai bruciori passando per i cattivi odori, sarebbe il caso di prenotare una visita ginecologica.

Se le perdite, in un certo senso, ricordano la ricotta per la loro densità, potrebbe trattarsi di alterazione della flora batterica della vagina. La causa, nella maggior parte delle situazioni, è un fungo, la Candida.

Invece, se le perdite somigliano più a una specie di schiumetta, con tanto di odore insolito e non proprio piacevole, non è peregrino pensare a vaginosi batterica all’infezione da Trichomonas vaginalis. Il passo successivo è il tampone vaginale per poi analizzare le secrezioni vaginali. L’ultimo step, una volta individuata con certezza l’origine del problema, è la terapia giusta.

In conclusione, quello delle perdite è un fenomeno che va sempre monitorato, benché rientri nel novero della normalità di ogni donna.

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