esami da fare in gravidanza

I primi tre mesi di gravidanza sono quelli fondamentali e anche più delicati e decisivi per lo sviluppo del bambino. Per conoscere lo sviluppo del feto ci sono alcuni esami che ogni gestante deve fare per essere sicuro che le prime settimane di gravidanza procedano per il meglio.

Test translucenza nucale

La transfluenza fetale è un esame che consiste in un’ecografia che misura uno spessore al di sotto del collo fetale. L’esame non è invasivo, ma molto utile per rilevare una serie di anomalie fetali. Questo esame si effettua tra l’undicesima e la quattordicesima settimana. Può essere effettuato in qualunque momento della gravidanza, ma è tra l’undicesima e la quattordicesima settimana di gestazione che permette di stimare con maggior precisione il rischio che il feto sia affetto da patologie cromosomiche come la trisomia 21 (sindrome di Down), le trisomie 18 o 13, la Sindrome di Turner, oppure altre anomalie congenite, soprattutto malformazioni cardiache.

Esame delle urine

L’esame delle urine in gravidanza si fa in media una volta al mese per avere informazioni specifiche circa lo stato di salute della donna. Questo consente di rilevare infezioni urinarie o serve a monitorare patologie come il diabete gestazione e la preeclampsia.

Test di Coombs

Il Test di Coombs è molto importante e si effettua all’inizio della gravidanza per scoprire se l’organismo della mamma produce specifici anticorpi (anti-D) che vanno a distruggere i globuli rossi del feto, provocando una conseguente anemia, detta “malattia emolitica del feto”, che in alcuni rari casi può anche portare a morte intrauterina.  Questo può succedere quando il feto eredita dal padre un gruppo sanguigno diverso da quello materno.  

Quando si parla di test di Coombs si intende in genere il test di Coombs indiretto. Esiste anche il test di Coombs diretto, che si effettua principalmente per approfondire la diagnosi in casi di malattia emolitica del neonato. Il test di Coombs è solitamente quello indiretto, ma esiste anche il test di Coombs diretto, che si effettua principalmente per approfondire la diagnosi in casi di malattia emolitica del neonato.

 Controllo del peso

L’aumento di peso in gravidanza non è lo stesso per tutte. L’aumento del peso di ogni donna mese per mese, dipende da tanti fattori. Solitamente nel primo trimestre: l’aumento di peso è scarso. All’inizio certe donne possono addirittura dimagrire, a causa di nausea e vomito e di altri sintomi della gravidanza.

 Ecografia transvaginale

L’ecografia transvaginale, chiamata anche TVS (Trans-Vaginal Sonography), è un esame che, attraverso le immagini, studia la morfologia e lo stato di salute degli organi genitali interni femminili, ovvero utero, ovaie e annessi. Questa si effettua spesso sulle donne in gravidanza, per scoprire maggiori dettagli sul feto e lo stato di salute dell’ambiente uterino.

L’ecografia transvaginale si effettua con una sonda (coperta da una sorta di preservativo cosparso da liquido sterile), che emette onde sonore ad elevata frequenza e non percepibili dall’orecchio umano. Queste onde vengono in parte riflesse dai tessuti che incontrano, in base alla loro densità. E si ha così quello che viene definito “fenomeno dell’eco”: le onde sonore riflesse vengono captate dalla sonda che le ha generate e in seguito passano all’elaborazione di un calcolatore informatico, in grado di realizzare immagini in tempo reale delle parti anatomiche analizzate.

Prima ecografia

La prima ecografia è un momento molto importante per la donna incinta che ha il primo incontro con il proprio bambino. Un’esperienza emozionate per i futuri genitori che vedono per la prima volta il loro piccolo.

Questa si fa tra le 6 e le 14 settimane e fornisce le prime informazioni sull’embrione e il suo stato di benessere. L’ecografia del primo trimestre permette di scoprire il numero di feti presenti, e dunque di capire se la gravidanza è singola o gemellare, e la loro vitalità. Inoltre, consente di stabilire in maniera accurata l’epoca della gravidanza correggendo, se necessario, la data presunta del parto calcolata sulla base dell’ultima mestruazione. Per questo, spesso è nota come ecografia di datazione.

Se effettuata tra le 11 e le 13 settimane, può essere abbinata a un esame del sangue per avere una stima del rischio di malattie cromosomiche.

Ecografia morfologica

L’ecografia morfologica è una delle ecografie più importanti di tutta la gravidanza, perché  è quella in cui viene analizzata con più accuratezza l’anatomia del feto. Consente infatti di esaminare tutti gli organi del feto, dalla testa ai piedi e si effettua  tra le 19 e le 21 settimane. La ventesima settimana sarebbe al migliore perché il feto è cresciuto abbastanza e gli organi si possono osservare molto bene così come alcune strutture, soprattutto cerebrali. Proprio per questo è l’ecografia che dura di più, circa 20-30 minuti, praticamente il doppio rispetto   alle altre.

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